Foto perfette che di solito nessuno capisce

Hai un’ottima foto! È stato così impegnativo! Fuori meno 10, ti sei svegliato alle 5 del mattino, sei stato lì per 2 ore prima di scattare la foto dell’alba… Beh, il massimo della vita!

La foto ti piace così tanto che la metti su Facebook e partecipi ad un concorso fotografico. E niente. La tua foto lascia gli spettatori completamente freddi. Come mai?

Altre volte fai una foto al tuo bambino. Bellissima foto! E tu riprovi. Facebook, concorso …

E di nuovo niente! 🙂 Come è anche possibile? Cosa sta succedendo?

Alcune emozioni non sono trasferibili

Alcune emozioni semplicemente non sono trasferibili. Il problema è che molti fotografi dimenticano che gli spettatori guardano le foto con occhi diversi.

Chiunque guardi quella foto dell’alba non ha nessun rapporto con il luogo in cui è stata scattata. Non doveva superare se stesso per farla, alzarsi alle cinque del mattino e scalare la montagna a meno dieci.

Conosce solo molte foto dell’alba e confronterà la tua foto con quelle. È facile concludere: “Foto media”. Non gli interessa nemmeno con cosa l’hai scattata, quanta esperienza hai, ecc. Inoltre, non conosce affatto il tuo escursus. Quindi non dobbiamo sorprenderci che non ci dica quello che ci meritiamo: “Grande prestazione. Vedo grandi progressi, continua cos … “

E lo stesso vale per i bambini, gli animali domestici e tutte le cose con cui abbiamo relazione. Per noi è il nostro amato figlio, figlia, nipote… Per gli altri è solo l’ennesima foto di un bambino.

E allora cosa ci si può fare?

Praticamente niente 🙂

Capiamolo e basta e non togliamoci la gioia dalle nostre foto 🙂 È completamente naturale 🙂

Quando ce ne renderemo conto, vivremo e faremo foto molto meglio.

Ecco la dimostrazione più semplice

Sai che c’è? Ho un esempio per te. Dai un’occhiata a questa foto. Per te, questa è una foto assolutamente perfetta? O trovi qualche errore?

Forse hai sorriso un po’, forse no.

Ma probabilmente ti sei detto: “Un bel momento, ma è un peccato che abbia sbattuto gli occhi”. Potresti aver trovato altri errori. Potrebbe essere uno sfondo più sfocato, una luce migliore …

Per me, tuttavia, questa è la migliore foto che Vojta ha. Mi carica incredibilmente ogni giorno e mi dà la forza di scrivere articoli come questo!

Vojta è il mio figlio più piccolo e ha un difetto congenito agli occhi. Ptosi palpebrale.

Questo spiega gli occhi chiusi. Lui ha gli occhi sempre così. Non è possibile scattargli foto diversamente 🙂

Questa foto mi ricorda una bellissima giornata che abbiamo passato insieme. Aveva un anno e mezzo, camminava a malapena e ingoiava i mirtilli anche con i cespugli. Li coglieva coraggiosamente da solo. Era così preso nel farlo che noi non sapevamo più di lui per ben due ore! L’ho fotografato velocemente come un’istantanea con una fotocamera prestata. Il primo e l’ultimo tentativo che ho avuto.

Potresti avere un’opinione leggermente diversa su questa foto con queste informazioni aggiuntive. Ma la foto nell’exif non contiene queste informazioni 🙂 E per dire la verità, non avrai mai, davvero mai una relazione così emotiva con essa come ce l’ho io, anche se al riguardo ci scrivessi un intero libro 🙂

E lo stesso vale per le foto dei tuoi figli o dei tuoi cani.

Quindi traiamo energia da queste nostre foto, godiamocele fino in fondo e non preoccupiamoci che intorno a noi non vengano capite.

Mi ricorda una frase molto saggia: “Diventeremo veramente liberi solo quando non saremo più interessati a ciò che gli altri pensano di noi”.

Stammi bene e ti auguro tante foto che ti rendano felice 😉 E se ti piace l’articolo, fai clic sul pulsante di condivisione. Grazie 🙂

Comments
  1. Emanuele says:

    proprio un ottimo scatto, soprattutto realistico, mi ricorda una dei miei primi scatti 50 anni fa, però purtroppo la maggior parte delle persone non è abituata a saper valutare queste istantanee

  2. Complimenti, sia per la foto sia per le belle considerazioni sul non farsi condizionare! Grazie e buona giornata!

  3. Nataliya Kharchenko says:

    Condivido completamente la tua descrizione. Capitato anche a me fare tramonto con -10° in montagna con le mano gelate ed ero molto emozionata e poi cercavo di trasmettere questi sensazioni con la foto aggiungendo la descrizione. Uno su dieci mi ha ringraziato di averlo portato a vedere questo tramonto(virtuale) e io ero gia’ contenta cosi’…

  4. Francesco Manca says:

    Essere d’accordo con quello che dici è facilissimo. Mettere in relazione ciò che vediamo in una foto con quello che vede l’autore è molto difficile se non impossibile. Dovremo solo fare due valutazioni: cosa mi trasmette la foto, valutare la tecnica e le peculiarità dello scatto. Molto bella la citazione se tutti la facessero vivremo in mondo migliore. Saluti

  5. Dino Spolaor says:

    Sono ovviamente d’accordo con quello che scrivi. E’ interessante talvolta aspettare che passi del tempo, anche anni, e riguardare le foto quando le emozioni si sono spente e si scopre come foto che apparivano bellissime riviste con occhi diversi le consideri mediocri. Sono belle le foto che a distanza di anni reggono al nostro giudizio non benevolo ma severo!

  6. enrico says:

    La bellezza di questa foto è racchiusa nela spontaneità e nella purezza che solo i bambini sanno regalarci. Il resto sta tutto nel saperla cogliere! Come dire …per pochi e non per tutti. Per fortuna, aggiungo io 😉

  7. Sante says:

    Veramente un buon consiglio.

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